Architetto iunior a Palermo – Alessandro Troia

Studio di architettura e consulenza tecnica specializzata a Palermo

Archives Aprile 2020

Le Mani Sulla Città 1963 – Francesco Rossi – Raffaele la Capria

“Le mani sulla città” è un film italiano del 1963 diretto da Francesco Rosi. Questo film è uno dei capolavori del regista e tratta temi politici e sociali legati all’urbanizzazione e alla speculazione edilizia in Italia durante gli anni ’60.

Il film è noto per il suo realismo e la sua denuncia delle pratiche corrotte e amorali legate all’edilizia e all’espansione delle città. La storia si concentra su un consiglio comunale di una città italiana in cui si discute la destinazione di alcune aree urbane, e mette in evidenza il conflitto tra gli interessi finanziari dei costruttori e il benessere pubblico.

Il film è stato scritto da Raffaele La Capria, uno scrittore e sceneggiatore italiano noto per il suo contributo alla letteratura e al cinema italiano. “Le mani sulla città” è stato un importante lavoro collaborativo tra il regista Rosi e La Capria, ed è stato acclamato per la sua denuncia sociale e la critica politica.

Il film è un esempio notevole del cinema italiano impegnato socialmente e ha ottenuto riconoscimenti internazionali per la sua potenza narrativa e il suo impegno sociale. È considerato uno dei film più importanti del cinema italiano del periodo e ha contribuito a consolidare la reputazione di Francesco Rosi come regista di spicco nel panorama cinematografico italiano.

Film di denuncia sulla spietata corruzione e speculazione edilizia dell’Italia degli anni 60, un film attuale non è veramente cambiato niente, film, che dovrebbe essere proiettato in tutte le scuole, ed in prima serata su tutti i canali, per far capire alle nuove generazioni cosa hanno fatto i nostri nonni e come hanno distrutto città bellissime d’Italia. Potevamo diventare ancora più grandi in quegli anni, salvando il nostro paesaggio…. ma l’avidità, la corruzione, la speculazione resta sempre un tema attuale nella nostra bella Italia e la mancanza dello stato hanno creato questi risultati!

«I personaggi e i fatti qui narrati sono immaginari, è autentica invece la realtà sociale e ambientale che li produce.»

https://youtu.be/Qb4ae1Qa-H0

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Il Trionfo della Morte

A Palermo si trova Il Trionfo della Morte, oggi a Palazzo Abatellis, ispirò Picasso per la Guernica. #palermo #iltrionfodellamorte #palazzoabatellis #picasso #guernica

“Il Trionfo della Morte” è una celebre pittura realizzata da Pieter Bruegel il Vecchio, uno dei più importanti pittori fiamminghi del XVI secolo. Quest’opera è stata creata intorno al 1562 ed è considerata uno dei capolavori del suo autore.

La pittura “Il Trionfo della Morte” rappresenta una visione apocalittica di un mondo devastato dalla morte e dalla distruzione. Nel dipinto, si vedono scheletri e creature demoniache che danzano e si divertono mentre infliggono la morte su tutto ciò che è vivo. La scena è ambientata in un paesaggio desertico e post-apocalittico, con edifici abbandonati, rovine e un cielo scuro e minaccioso.

L’opera riflette il clima di paura e ansia che pervadeva l’Europa nel XVI secolo, un periodo segnato da guerre, carestie e pestilenze. Rappresenta anche un richiamo alla vanità della vita e alla sua brevità, un tema ricorrente nell’arte rinascimentale e barocca.

“Il Trionfo della Morte” è attualmente conservato al Museo del Prado a Madrid, in Spagna, ed è una delle opere più celebri e studiate di Bruegel il Vecchio. È noto per la sua ricchezza di dettagli e per la sua potente rappresentazione della mortalità umana.

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EDILIZIA E LAVORI PRIVATI, SOSPENSIONE TERMINI PERMESSI, INIZIO FINE LAVORI

Ecco alcune informazioni generali sull’edilizia e sui lavori privati:

  1. Permessi edilizi: In molte giurisdizioni, è richiesta l’approvazione e il rilascio di permessi edilizi prima di iniziare qualsiasi lavoro di costruzione o ristrutturazione su una proprietà privata. Questi permessi sono emessi dalle autorità locali o comunali e possono variare a seconda del tipo di lavoro e delle leggi locali.

  2. Progettazione: La progettazione di un edificio o di lavori di ristrutturazione è un passo fondamentale. Può coinvolgere architetti, ingegneri strutturali e altri professionisti edili. È importante pianificare il progetto in modo dettagliato e conforme alle normative edilizie locali.

  3. Appaltatori: Spesso, è necessario assumere appaltatori edili qualificati per eseguire i lavori. È importante selezionare appaltatori affidabili e assicurarsi che siano autorizzati e assicurati.

  4. Ispezioni e Approvazioni: Durante e dopo i lavori, potrebbero essere necessarie ispezioni da parte delle autorità locali per verificare la conformità alle normative edilizie. È importante rispettare questi processi e ottenere le approvazioni necessarie.

  5. Sicurezza: La sicurezza è una priorità nei lavori edili. Assicurati che il cantiere sia sicuro per i lavoratori e che vengano seguite le normative sulla sicurezza sul lavoro.

  6. Documentazione: Mantieni un registro accurato di tutti i documenti relativi al progetto, compresi i permessi, i contratti, i preventivi e le fatture.

  7. Tempi e Costi: I lavori edili possono richiedere più tempo e costi più elevati del previsto. È importante essere preparati per eventuali ritardi o imprevisti.

  8. Ecologia: Negli ultimi anni, la sostenibilità ambientale è diventata un elemento importante nell’edilizia. Verifica se ci sono incentivi o requisiti relativi all’efficienza energetica e all’impatto ambientale dei tuoi lavori.

  9. Leggi e Normative Locali: Le leggi e le normative edilizie possono variare notevolmente da una regione all’altra. È importante informarsi sulle specifiche normative locali che si applicano al tuo progetto.

Per affrontare un progetto edilizio in modo efficace, è consigliabile cercare la consulenza di professionisti del settore, come architetti, ingegneri edili e avvocati specializzati in diritto edilizio, per assicurarsi che tutto venga fatto in conformità alle leggi e alle regolamentazioni locali.

La sospensione dei termini per i permessi edilizi può avvenire in situazioni eccezionali o di emergenza, come ad esempio durante la pandemia di COVID-19 o in altre circostanze straordinarie. Questa sospensione può essere implementata dalle autorità locali, regionali o nazionali per fornire maggiore flessibilità ai proprietari di immobili e ai professionisti del settore edilizio.

Ecco alcuni esempi di situazioni in cui potrebbero essere sospesi i termini per i permessi edilizi:

  1. Emergenza Sanitaria: Durante una pandemia o un’altra emergenza sanitaria, le autorità possono sospendere i termini per i permessi edilizi per garantire che le attività edilizie non subiscano interruzioni significative.

  2. Emergenza Naturale: In seguito a catastrofi naturali come terremoti, alluvioni o incendi, i termini per i permessi edilizi possono essere sospesi per consentire la ricostruzione e le riparazioni più rapide.

  3. Cambiamenti nella Legge: In alcuni casi, i cambiamenti nella legislazione o nei regolamenti edilizi possono comportare la sospensione dei termini per i permessi per permettere agli interessati di adeguarsi alle nuove normative.

  4. Progetti di Interesse Pubblico: Per progetti di particolare interesse pubblico, come quelli legati all’infrastruttura critica o alla creazione di posti di lavoro, le autorità possono adottare misure speciali per accelerare i processi di approvazione.

È importante notare che la sospensione dei termini per i permessi edilizi è di solito temporanea e può variare in base alle circostanze specifiche e alle decisioni delle autorità competenti. Durante tali periodi, è essenziale rimanere informati e seguire le comunicazioni ufficiali delle autorità locali o regionali per comprendere appieno le condizioni e i requisiti in vigore nella tua area specifica.

La sospensione dei termini per l’inizio e la fine dei lavori edilizi può essere implementata in situazioni eccezionali o di emergenza, come spiegato precedentemente per i permessi edilizi. Tali sospensioni possono essere decise dalle autorità locali, regionali o nazionali per affrontare situazioni specifiche, come pandemie, catastrofi naturali o altri eventi straordinari, che potrebbero avere un impatto sui progetti di costruzione e sul rispetto delle scadenze.

Durante tali periodi di sospensione, i lavori edilizi potrebbero essere temporaneamente interrotti o potrebbero non essere soggetti a sanzioni per eventuali ritardi nella loro conclusione. Tuttavia, è importante tenere presente che queste sospensioni sono di solito temporanee e che, una volta scadute, è possibile che i termini per l’inizio e la fine dei lavori debbano essere rispettati.

Per quanto riguarda la sospensione dei termini per l’inizio e la fine dei lavori in una specifica area o progetto, è fondamentale consultare direttamente le autorità locali o regionali competenti o l’ufficio edilizio del comune in cui si trova l’immobile. Solo le autorità competenti possono fornire informazioni aggiornate sulle sospensioni dei termini e le disposizioni specifiche che si applicano alla tua situazione.

Con la conversione in legge del D.L. 18/2020 sono introdotte importanti indicazioni sui termini di validità di permessi di costruire, SCIA e Segnalazioni certificate di agibilità, autorizzazioni paesaggistiche, termini di inizio e fine lavori, convenzioni di lottizzazione, ecc.

Il Senato ha approvato la conversione in legge del D.L. 17/03/2020, n. 18 (c.d. decreto “Cura Italia”), che ora è in attesa di ratifica finale da parte della Camera.

L’art. 103 del D.L. 18/2020 – che è stato a sua volta modificato dall’art. 37 del D.L. 23/2020 – reca disposizioni in merito alla sospensione dei termini dei procedimenti amministrativi, dei termini di validità di tutti i certificati, attestati, permessi, concessioni, autorizzazioni e atti abilitativi, dei termini dei procedimenti disciplinari e dei procedimenti di sfratto. (si vedano in proposito: Sospensione termini procedimenti amministrativi per emergenza Covid-19: interpretazioni, chiarimenti ed esempiSospensione termini procedimenti amministrativi per emergenza Covid-19: proroga al 15 maggio).

Nell’ambito della conversione in legge del provvedimento, sono stati introdotti all’art. 103 del D.L. 18/2020, nuove importanti disposizioni concernenti i procedimenti abilitativi in edilizia (quali permessi di costruire, SCIA, Segnalazioni certificate di agibilità), i relativi termini di inizio e fine lavori, nonché procedimenti anche non edilizi quali autorizzazioni paesaggistiche e alle autorizzazioni ambientali comunque denominate.
Di seguito i dettagli, per saperne di più iscriviti anche al nostro Webinar gratuito del 21 aprile
https://my.demio.com/ref/qF3Umweqhtj9xC0B

Termini di validità e decadenza permesso di costruire. I termini di inizio e di ultimazione dei lavori per l’efficacia temporale e la decadenza del permesso di costruire, di cui all’art. 15 del D.P.R: 380/2001, in scadenza tra il 31/01/2020 e il 31/07/2020, conservano la loro validità per i novanta giorni successivi alla dichiarazione di cessazione dello stato di emergenza (al momento fissato al 31/07/2020).

SCIA e Segnalazioni certificate di agibilità. I termini concernenti le SCIA edilizie e le Segnalazioni certificate di agibilità, in scadenza tra il 31/01/2020 e il 31/07/2020, conservano la loro validità per i novanta giorni successivi alla dichiarazione di cessazione dello stato di emergenza (al momento fissato al 31/07/2020).

Autorizzazioni paesaggistiche ed ambientali. I termini autorizzazioni paesaggistiche ed ambientali, in scadenza tra il 31/01/2020 e il 31/07/2020, conservano la loro validità per i novanta giorni successivi alla dichiarazione di cessazione dello stato di emergenza (al momento fissato al 31/07/2020).

Ritiro dei titoli abilitativi edilizi comunque denominati. Il medesimo termine di cui sopra si applica anche al ritiro dei titoli abilitativi edilizi comunque denominati rilasciati fino alla dichiarazione di cessazione dello stato di emergenza.

Convenzioni di lottizzazione. I termini di inizio e fine lavori previsti dalle convenzioni di lottizzazione di cui all’art. 28 della L. 1150/1942, ovvero dagli accordi similari comunque denominati dalla legislazione regionale, nonché i termini dei relativi piani attuativi e di qualunque altro atto ad essi propedeutico, in scadenza tra il 31/01/2020 e il 31/07/2020, sono prorogati di novanta giorni.

Altre tipologie di convenzioni e termini diversi. La disposizione di cui sopra si applica anche ai diversi termini delle convenzioni di lottizzazione di cui all’art. 28 della L. 1150/1942, oppure degli accordi similari comunque denominati dalla legislazione regionale nonché dei relativi piani attuativi che hanno usufruito della proroga di cui all’art. 30 del D.L. 69/2019, comma 3-bis.

Contratti tra privati aventi ad oggetto l’esecuzione di lavori edilizi. Nei contratti tra privati, in corso di validità dal il 31/01/2020 e fino al 31/07/2020, aventi ad oggetto l’esecuzione di lavori edili di qualsiasi natura, i termini di inizio e fine lavori si intendono prorogati per un periodo di novanta giorni successivi alla dichiarazione di cessazione dello stato di emergenza (al momento fissato al 31/07/2020). In deroga ad ogni diversa previsione contrattuale, il committente è tenuto al pagamento dei lavori eseguiti sino alla data di sospensione dei lavori.

Se hai domande specifiche o hai bisogno di informazioni dettagliate su un particolare progetto o area geografica, ti consiglio di consultare le autorità locali competenti o professionisti del settore edilizio.

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L’ARCHITETTO AI TEMPI DELLA QUARANTENA IN CASA

Anche se leggermente rallentati i lavori dello studio non si fermano: “Sto lavorando a tutte quelle attività preparatorie e di impostazione del lavoro, in modo da essere pronto a ripartire, speriamo il prima possibile”.
La tragedia del contagio e la visione delle tante vittime, in questo momento giustamente, tende ad oscurare le ricadute economiche, ma soprattutto le conseguenze che la paralisi da coronavirus avrà sulle professioni, e ovviamente sugli architetti.
Dal 9 marzo sono in quarantena, è trascorso un mese, non si sa ancora quando potremo uscire di casa, mentre ci rassegniamo a un vago “tra qualche mese”
I cantieri in corso li ho chiusi per la maggior parte, mentre quelli che vanno avanti stanno subendo dei rallentamenti importanti. Questo è un periodo in cui sarebbero dovuti partire molti progetti. Ovviamente la pandemia mi ha incasinato i piani. Sto riprogrammando il mio lavoro per i prossimi mesi, sperando che allora la situazione sia molto meno grave di quella attuale.
 
Ma per quanto riguarda il lavoro quotidiano non è cambiato molto i clienti continuano a chiamare….

Immagine di copertina: disegno di Tommaso Balladore

L’architetto, come molti altri professionisti, ha affrontato sfide uniche durante la quarantena e il periodo di isolamento a casa. Ecco alcune considerazioni su come un architetto può trascorrere il tempo durante la quarantena:

  1. Lavoro Remoto: Molte attività di progettazione e pianificazione possono essere svolte da remoto. Gli architetti possono continuare a lavorare su disegni, piani, modelli digitali e comunicare con i clienti e i collaboratori tramite videoconferenze e strumenti di collaborazione online.
  2. Studio Domestico: Un architetto può sfruttare il tempo a casa per sviluppare nuovi progetti o affinare le proprie competenze di progettazione. Potrebbe anche utilizzare questo periodo per fare ricerche o sperimentare con nuovi concetti e idee.
  3. Formazione e Aggiornamenti: La quarantena può essere un’opportunità per partecipare a corsi online, webinar o seminari web per migliorare le proprie competenze o rimanere aggiornati sulle ultime tendenze nell’architettura e nella progettazione.
  4. Organizzazione: L’architetto può dedicare tempo a organizzare i propri progetti e documenti, digitalizzare documenti cartacei, creare sistemi di archiviazione digitali efficienti e pianificare il lavoro futuro.
  5. Ispirazione: Anche se confinati a casa, gli architetti possono trovare ispirazione osservando opere di architettura online, leggendo libri o riviste di design o esplorando opere d’arte e cultura che possono influenzare il loro lavoro.
  6. Mantenimento delle Reti Professionali: Anche se fisicamente isolati, gli architetti possono mantenere e sviluppare le loro reti professionali attraverso social media, forum online e partecipazione a comunità virtuali di architetti.
  7. Progetti di Casa: Se l’architetto è a casa propria, può essere un buon momento per affrontare progetti di ristrutturazione o miglioramento della propria casa. Questo può essere un modo per applicare le proprie competenze e creare uno spazio più funzionale e piacevole.
  8. Meditazione e Benessere: La quarantena può essere stressante, quindi prendersi del tempo per praticare la meditazione, lo yoga o altre attività di benessere può aiutare a mantenere un equilibrio mentale e fisico.

In sintesi, anche se l’architetto può essere limitato nell’accesso ai luoghi di lavoro e ai cantieri durante la quarantena, ci sono ancora molte opportunità per lavorare, imparare e crescere professionalmente e personalmente. La creatività e l’adattabilità sono importanti, e un architetto può trovare modi innovativi per continuare a fare progressi nella propria carriera durante questo periodo.

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